5G: nuovi scenari per la Cyber Security
Gli ultimi decenni hanno visto la crescita esponenziale delle possibilità di connessione e scambio di informazioni, in un ambiente dove velocità e continuità si trovano a dialogare costantemente con la sicurezza.
La Digital Transformation, che ha dapprima toccato e poi stravolto i tradizionali modelli sociali e lavorativi invadendo abitazioni private e strutture aziendali con smartphone, device e servizi digitali, si appresta ora ad un nuovo step evolutivo, che impatterà il nostro quotidiano forse ancor più di quanto abbia fatto in precedenza.
L'avvento dell'Internet of Things, ovvero la connessione alla rete di tutti gli oggetti che ci circondano, dagli elettrodomestici ai semafori, alle auto, è già parte del nostro presente, ma l'implementazione del 5G porterà queste tecnologie al raggiungimento di obiettivi e potenzialità nemmeno immaginabili qualche anno fa.
La Quinta Generazione delle tecnologie per la comunicazione mobile porterà a velocità di connessione anche 10 volte superiori all'attuale 4G, rendendo comunicazioni e trasmissione dati quasi istantanee, consentendo appunto nuove straordinarie implementazioni tecnologiche ma rendendo vulnerabile anche ciò che prima non lo era. Se da un lato infatti queste caratteristiche rendono il 5G così promettente, dall’altro si rivelano anche esserne la principale debolezza.
In un' infrastruttura dove le informazioni derivano da un grandissimo numero di dispositivi connessi e viaggiano quasi in tempo reale, una sola vulnerabilità può aprire la porta a una serie di minacce in grado di coinvolgere una mole enorme di dati sensibili.
Proprio i dispositivi IoT, che saranno i principali beneficiari di questa evoluzione tecnologica, saranno anche al centro delle principali tematiche sulla sicurezza; la promessa di un mondo totalmente connesso presenta infatti rischi non indifferenti.
Sul fronte degli attacchi hacker, Botnet e DDos sono forse le due armi di attacco più temibili; già nel 2016 un malaware denominato Mirai, grazie ad un Bot prese il controllo di migliaia di dispositivi IoT e li utilizzò per sferrare un attacco DDos causando gravi danni ma circoscritti a server e strumenti tecnologici.
Ora il rischio è infinitamente maggiore vista la velocità assicurata dal 5G e l'enorme numero di device online tra aziendali e private, spesso costruite senza la dovuta attenzione a password ed aggiornamenti, specialmente tra gli strumenti domestici.
Con queste nuove implementazioni infatti, eventuali attacchi o malfunzionamenti non avranno conseguenze solo su infrastrutture o dati, ma causeranno immediate ripercussioni sull'incolumità fisica delle persone e non solo; un cyber attacco potrebbe ora portare, oltre al furto o danneggiamento di dati sensibili ed hardware, alla manomissione di centinaia di automobili, semafori, elettrodomestici, con conseguenze catastrofiche.
La sicurezza di queste infrastrutture diviene ancor più un obiettivo primario per la tutela di aziende e privati, ed è un processo che deve coinvolgere tutti gli operatori del settore, dai produttori agli organismi normativi, a tutte le figure professionali coinvolte nel processo di digitalizzazione.
Se si può davvero realizzare un mondo totalmente connesso, è necessario farlo con un pensiero etico comune, ed uno sforzo da parte di tutti.